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mercoledì 27 maggio 2020

Le avventure di Manfredo e Romilda 5 ( L'incontro )

Questa è la storia di Manfredo dei Mlòt
(detto il Malabraga )
e della sua consorte Romilda 


" Le avventure di Manfredo e Romilda " 
di Matteo Melotti 
( parte quinta )

Vent'anni in terra santa ... Manfredo trascorse buona parte della sua vita in un monastero ad Aleppo, entrò nell'ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo, un po per cercar fortuna e anche per cercar suo padre, partito in pellegrinaggio, diversi anni prima, Sigifredo, così si chiamava il padre del Malabraga era stato un brentatore ... "Per avere sempre la botte piena, nonostante la moglie ubriaca ...era solito esclamare, quando riforniva l'oste di vino ... Capitò un giorno di incontrarsi ... Manfredo e suo padre Sigifredo, a Gerusalemme, il pellegrino dopo diversi anni ebbe l'occasione di passare qualche tempo con suo figlio, che insieme ad altri templari, guidava e scortava il gruppo di pellegrini ... Nel momento dell'addio, gli lasciò per ricompensa, diverse reliquie, che diedero la possibilità al Malabraga, di tornare alle sue terre ...in quanto avendo rinunciato a tutto, dovette ricominciare da capo, assieme ad altri confratelli, giunse a Malete, porto fluviale tra le paludi della bassa , meta in cui confluivano i crociati, in mezzo ai derelitti, malfattori e meretrici, molti venivano reclutati come mercenari, ed anche il buon Manfredo, entrò in un manipolo di masnadieri, una Gilda d'arme ... Entrò in clandestinità quando l'ordine fu abolito e i templari, vennero perseguitati, torturati e condannati ... Protetto dai signori per cui lavorava, non mancò al Munificentissimo di doversi sporcare le mani, col sangue dei suoi fratelli e in segreto ne recuperava i resti, per venderli come ossa di qualche santo ... Questo commercio, lo portò ad avere rapporti con stregoni, alchimisti, streghe e mercanti ebrei senza scrupoli, una doppia vita, che s'intersecava tra l'eresia e la santità ... Gli affari di Manfredo lo spinsero a Mediolanum, una pianura sconfinata immersa nelle nebbie, un intricato groviglio di canali e paludi ...Una domenica all'uscita della chiesa, venne attirato dalle grida strazianti di una donna, seguendo il fiume della folla che si ammassava nella piazza ... sgomitando si fece strada tra i contadini e i popolani, curiosi e invasati da una irrazionale euforia, che alzando bastoni e forconi, inveivano contro un mucchio di fasci di vimini intorno ad un palo, incitando le guardie che a fatica trascinavano una povera ragazza, che si dimenava urlando e sputando, tra bestemmie e maledizioni ... dietro un presidio di prelati e inquisitori , lessero la delirante sentenza, che all'orecchio di Manfredo suonava come una stonata quartina di balordi ubriachi all'osteria, come ipnotizzato, il buon armigero, avanzava spintonato e spintonando fino a trovarsi in mezzo al cerchio infernale ... La sua entrata ritardò l'esecuzione, come uno sprovveduto Orfeo ... Istintivamente, caricandosi in spalla la donna che continuava a scalciare, si gettò in mezzo alla folla che si stringeva intorno per favorire le guardie che maldestramente tentavano ostacolare la fuga ... Il Malabraga, col suo falcione alla mano e la Romilda, così si chiamava la donna, in spalla, riuscirono a farsi strada sfondando il fitto cordone,di corpi e armature, bardiche, scudi e spade ... nella caotica e forsennata colluttazione il boia venne spinto tra le fiamme e alcune guardie anch'esse cadendo rovinosamente all'indietro tra il pubblico, vennero travolti dalla selva di carne e bestie, sorprese da una pioggia di frecce ... Anche l'inquisitore svegliato dal suo torpore, s'impose nel mezzo, agitando il dito, per ordinare la cattura ... La sua mano saltò e Manfredo dopo essersi accorto di averla, tagliata e pestata, la raccolse e fuggì caricando la Romilda su un carretto, proteggendosi in mezzo delle botti ... vagarono per la paludosa pianura, i due fuggiaschi, tra boschi e canali fino a raggiungere Bononia ... Dove il mercato delle reliquie era abbastanza florido ... Una sera alla locanda entrò un cavaliere, vestito di bianco, Manfredo appena lo vide parlare con l'oste, si nascose dentro le latrine, benché sapeva che sarebbe stato il primo posto dove avrebbero guardato se lo stavano cercando ... coraggiosamente affrontò l'uomo con la barba bianca ... Lo riconobbe subito nonostante il tempo aveva solcato di rughe i loro volti ... era il suo maestro ... Fu il suo precettore ad Aleppo e ora frate gaudente ... I due si raccontarono reciprocamente le loro avventure, alla fine il vecchio propose a Manfredo di entrare nel ordine della beata gloriosa vergine maria e tornare sulla retta via, dedicandosi ad opere di carità ... aiutando i poveri, le vedove, gli orfani e facendo trionfare la giustizia tra gli uomini di buona volontà ...

martedì 26 maggio 2020

Piatto ovale di vetro con rose a decoupage


Piatto ovale di pirex 
decorato a mano sotto vetro con la tecnica del decoupage
con carta raffigurante disegni di rose color rosa 
rifinito con carta di riso e flatting





domenica 24 maggio 2020

Video dei disegni dell'artista " Mela "

Disegni psichedelici 
dell'artista " Mela " 
realizzati con matite accquarellabili 
per " Creazioni Manfredo e Romilda "

D

mercoledì 20 maggio 2020

Le avventure di Manfredo e Romilda 4 ( Al Mercato )

Questa e' la storia di Manfredo dei Mlo't 
(detto il Malabraga ) 
e della sua consorte Romilda 




" Le avventure di Manfredo e Romilda " 
di Matteo Melotti
( parte quarta )

La mattina del Sabato veniva inaugurata dal canto del gallo, come del resto anche tutti gli altri giorni, è giorno di mercato in città e il borgo formicolava di carri, bestie e genti già qualche ora prima dell'alba, nei canali s'affollavano barche, cariche di qualsiasi cosa si potesse vendere o scambiare, sulla riva un intenso traffico di passamano portava sacchi e bauli, sui carri dei birocciai, un via vai, di mercanti, brentatori, contadini, cinni e meretrici assonnate che allontanavano i clienti d'ultima ora ubriachi marci...nel bel mezzo di questo vortice di variegata e sguaiata umanità, il Malabraga, barcollando faceva ritorno a casa, prima però di accasciarsi sul giaciglio, dopo una notte di bisboccia, dava da mangiare alle bestie, galline, capre, e soprattutto ai gatti … gli incontrastati sovrani del borgo....il tutto in un religioso silenzio che strideva con il frastuono della via, per non disturbare il sonno della signora e non turbare il suo sacro risveglio ... La Romilda passava tutto il giorno in paese, tra i banchi a sbrigare affari, comprando, scambiando e vendendo, non solamente i suoi gioielli, anche tessuti e abiti, frutto di donazioni e altre transazioni, approfittando delle attività caritatevoli, del marito …  Sempre elegante, Madonna Romilda sfoggiava la sua mercanzia, il soprabito viola e le collane con tante pietre che parevano le insegne delle dodici tribù d'Israele, ametiste, agate, diaspri e granato, tra le sue clienti oltre alle mogli di mercanti, e artigiani, anche nobildonne commissionavano lavori particolari ed originali, sia riguardo i gioielli ,che vestiti, benchè di seconda mano, opportunamente modificati ed arricchiti di altro tessuto e pietre o perle risorgevano a nuova vita, così che anche gli stracci, come i gatti potevano godere di nove o più vite....non era raro che anche le meretrici si rivolgessero alla Signora Romilda, non solamente per acquistare vestiti ed ornamenti, spesso per confidarsi e chiedere consiglio, oltre che aiuto ... Verso il tramonto Manfredo raggiungeva sua moglie al mercato in paese, col carretto, trainato dal paziente vecchio ronzino Astolfo. Districandosi tra la folla, caricava il bottino della giornata in tre, quattro giri, bestemmiando tra i denti, con i sacchi in spalla, schivando mendicanti e passanti … Al ritorno a casa ,i due si concedevano un ippocrasso e una zuppa alla locanda … Munificentisso da signore, cedeva il passo alla Madonna, la cui entrata provocava sempre nell'osteria un clima di soggezione che neanche l'inquisitore riusciva a suscitare, il posto riservato al Malabraga era il tavolo in penombra nell'angolo in fondo a destra ... i due si perdevano nei loro discorsi, tra filosofia e storia, bisbigliando tra loro, un occulto ed esoterico simposio, incuriosiva la fauna circostante, che coltivava fantasie e pettegolezzi riguardo a quei due....capitava che qualche coraggioso compare nell'incoscienza del vino si permetteva di interrompere la cena romantica , per chiedere al Malabraga di declamare qualche verso improvvisato accompagnato dalla ghironda di un viandante di passaggio....congedandosi dalla locanda la Madonna e il Munificentissimo, sul sottofondo musicale benedicevano gli avventori, tra risate, fischi e applausi …

mercoledì 13 maggio 2020

Le avventure di Manfredo e Romilda 3 ( Il duello )

Questa e' la storia di Manfredo dei Mlo't 
(detto il Malabraga ) 
e della sua consorte Romilda 



" Le avventure di Manfredo e Romilda " 
di Matteo Melotti
( parte terza )

L'osteria della zucca, è una delle tante locande fuori le mura di Bononia, aperta anche di notte, quando le porte della città venivano serrate, l'osteria restava l'unico rifugio per passare la nottata, oltre che punto di ristoro, e svago, per viandanti, pellegrini, mercanti, semplici popolani, un nutrito e variegato campionario di personaggi loschi, un sottobosco d'umanità nel dedalo fluviale che era appunto Casa in Borgo Realte, crocevia d'affari più o meno leciti, culture e genti, Manfredo passava spesso all'osteria, anche per lavoro, prendeva commissioni, vendeva e comprava e non era raro che capitasse di dover intervenire a placare gli animi, non tanto di rissosi villani alcolizzati, quanto di borghesi o rampolli aristocratici, avventurieri, che passavano le notti fuori le mura in campagna in cerca di guai e meretrici ... più di una volta il buon Malabraga si schierò in difesa, di povere fanciulle, vittime di questi gentil uomini dai modi più rozzi, del peggior sicario di Malete, soprattutto il venerdì sera, la notte più lunga essendo il sabato giorno di mercato, ma anche giorno di riposo per i giudei, che sgattaiolavano fuori dalla città per far baldoria, ogni volta tra i giocatori d'azzardo, bari e ciarlatani, il Munificentissimo Manfredo, si perdeva nei suoi sproloqui deliranti, catturando l'attenzione di buona parte degli avventori, che facevano a gara, per offrire al sant'uomo birra ed ippocrasso, non mancava chi discretamente  gli chiedesse udienza privata, per farsi confessare, benchè il gaudente fosse laico, non mancava di portare conforto ai cuori tormentati, consigli o semplicemente una spalla su cui piangere ... queste serate difficilmente terminavano all'alba, senza che qualcuno o qualcosa, Romilda a parte ... interrompesse il clima conviviale della locanda, purtroppo Manfredo suo malgrado capitava di dover intervenire a placare gli animi facinorosi dei signorotti che approfittavano del favore delle tenebre per regolare i conti delle loro faide, con diplomazia il Malabraga si destreggiava con la retorica accompagnando la spada, cercando di risolvere la questione nella maniera più pacifica possibile ... alla fine come si potrebbe immaginare la tragedia si tramutava in commedia, in cui il buon Malabraga benchè alticcio, sfidato in duello, tagliava corto in un paio di mosse, ubriacando il pubblico e l'avversario con prediche sulla lealtà e la misericordia, non ne se ne usciva quasi mai del tutto illesi, perlomeno quanto mai vivi, con pochi gesti discreti, le lame s'incrociavano, per poi disporsi minacciosamente per il colpo di grazia ... Manfredo sentendo il gelido tocco dello stocco sul collo, con un impercettibile movimento dì polso appoggiava  la lama del falcione in mezzo alle gambe del balordo ... chiudendo la questione con un ultimo estremo anatema : "IO MORIRO’... MA TU, CANTERAI LE MIE LODI ... DOMENICA IN CHIESA ! "

domenica 10 maggio 2020

Serie di bracciali a grappolo 1

Serie di bracciali a grappolo  
con pietre perle coralli cristalli
realizzati con filo argentato 
 catena in acciaio nichel free 
con chiusura a moschettone


Bracciale a grappolo 
Occhio di Tigre sfaccettato e Corniola
Catena in acciaio nichel free


Bracciale a grappolo 
Agata verde-gialla Corallo bamboo rosa 
Catena in acciaio nichel free 


Bracciale a grappolo 
Ametista e Cristalli viola 
Catena in acciaio nichel free


Bracciale a grappolo 
Agata azzurra e Cristalli fume 
Catena in acciaio nichel free


Bracciale a grappolo
Agata bianca Cristalli e Perle di fiume bianche 
Catena in acciaio nichel free 


Bracciale a grappolo 
Ametista e Perle di fiume bianche 
 Catena acciaio nichel free 


Bracciale a grappolo
Agata verde acqua e Perle bianche 
Catena in acciaio nichel free 


Bracciale a grappolo
Perle barocche di fiume bianche 
Catena in acciaio nichel free 


Bracciale a grappolo
Perle barocche di fiume nere 
Catena in acciaio nichel free


giovedì 7 maggio 2020

Le avventure di Manfredo e Romilda 2 ( Chiamata alle armi )

Questa e' la storia di Manfredo dei Mlo't (detto il Malabraga ) 
e della sua consorte Romilda 



" Le avventure di Manfredo e Romilda " 
di Matteo Melotti
( parte seconda ) 

Borgo Realte, un paese  sugli argini dei canali, zona di confine alle porte della città, un vero e proprio sparti acque tra la  palude e la foresta, intricata boscaglia di torri che è Bononia, un orgia di ricatti, peccati e potere, dove i gaudenti si destreggiavano con la disinvoltura di chi gioca a scacchi, con astuzia e misericordia, con lo sguardo del buon padre dall'alto dei colli e dalla caotica quiete di caxaralta ... un Sinai dell'Egitto ferrarese come era uso dire ,il Malabraga, nei suoi deliranti racconti, in osteria e nei cortili. Durante le sue visite ai bisognosi, tra un goccio d'ippocrasso, ed una fetta di salame, s'intratteneva con i monelli che gli ronzavano intorno un pò per gioco e un pò nella speranza di ottenere una fetta di formaggio o un tozzo pane … Manfredo non è studiato, eppure la terra santa gli ha insegnato tanto, donandogli una saggezza rara, anche tra i suoi confratelli, attraverso le sue storie, trasmetteva i valori di rispetto ed amore, che contrastavano con la dura vita  sulle rive del Navile, le prediche del nostro sant'uomo non erano ben viste dalla chiesa, benchè tollerava, anche mal celando accennati sorrisi come fossero, bestemmie di villano, quando bisognava partire per una ronda o una battaglia, Manfredo veniva avvisato per ultimo, se non si riusciva ad allertarlo in osteria con messaggi in codice, segni, gesti ed altri espedienti, bastava un sasso tirato da un cinno con la fionda contro gli scuri della bottega per far scattare il nostro eroe, che sempre con la sua flemmatica eleganza dei suoi modi gentili, e l'affettuosa premura che riservava a sua moglie, si congedava con un bacio sulla fronte e un romantico sussurrato: " torno subito "… dopo di che, seguiva la battaglia più dura e sanguinosa per Manfredo, il convincere Romilda a stare a casa e non seguirlo ogni volta che si andava alla guerra … anche in quei momenti tragici, dove le donne, rassegnate salutavano i loro mariti, e le madri stringevano al petto i loro figli, strattonate dai padri che bestemmiando preparavano i bagagli sui carri, il Malabraga era già in azione, falcione in mano e soprattutto scudo, cercava di fuggire aiutato dai compagni dalla Romilda che sbraitando con la mannaia al cielo, fingeva di tagliare le carote viola sul ceppo con la grazia del boia, con le mani impiastricciate di porpora che pareva sangue del nemico, ed anche la chiamata alle armi a Casa Realte si trasformava in una commedia macabra, d'un bagordo tra moglie e marito in cui quanto mai era assai pericoloso mettervi il dito ...

martedì 5 maggio 2020

Collana con galle di quercia e roselline in resina

Collana realizzata a mano 
con galle di quercia di knopper, 
agate cristalli, perle di vetro 
e roselline color azzurro in resina 
con catena acciaio placcato nichel free 





Per i nostri gioielli usiamo le galle di knopper perché hanno anche usi magici, queste galle nodose e con forma bizzarra da sembrare un opera d'arte possono essere usate come amuleti di protezione perché possiedono tutte le stesse proprietà magiche della quercia tra cui forza, fertilità, stabilità, guarigione e fortuna ... oltre ad essere più rare qui in Italia le abbiamo trovate per caso in Emilia Romagna ... nelle altre regioni credo siano poco diffuse ...
Per fare i nostri gioielli amuleti aspettiamo il momento giusto per raccogliere le galle da terra senza danneggiare la pianta dopo che la piccola vespa e uscita dal suo nido (la galla) le puliamo ma non le trattiamo con vernici o simili per mantenere le loro proprietà diciamo magiche ... ( alcune pero sono state dipinte ) quindi temono l'umidità e l'acqua e sarebbe meglio non bagnarle perché potrebbero rovinarsi ....

domenica 3 maggio 2020

La nostra unione sacra ... matrimonio celtico al parco arcobaleno di Masserano (Biella)



  La nostra unione sacra ... 

Quando ci siamo sposati noi
Gesu Cristo non era neanche nato ... 

Serie di bracciali 1

Serie di bracciali realizzati a mano con pietre dure, perle di fiume, cristalli e separatori in metallo imitazione Pandora, montati su cavetto d'acciaio per bigiotteria con chiusura a moschettone e con aggiunta di una catenina il tutto in acciaio nichel freee, La lunghezza dei bracciali e di 17 cm circa ma con la catenina e di 23 cm circa,e possibile realizzarne altri simili un pochino piu lunghi 




Bracciale con: turchese, cristalli, vetro, perle nere coltivate, 
distanziatori in metallo nichel free e catenina in acciaio 


Bracciale con: turchese, cristalli, vetro, avventurina, 
distanziatori in metallo nichel free e catenina in acciaio 


Bracciale con: corniola,  cristalli, 
distanziatori in metallo, nichel free e catenina in acciaio ... 


Bracciale con: corniola, ematite, cristalli, vetro, 
distanziatori in metallo, nichel free e catenina in acciaio ... 


Bracciale con: onice, perle nere coltivate, perle di vetro, 
distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio 


Bracciale con: onice, perle nere coltivate, perle di vetro, cristalli, 
distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio 


Bracciale con: agata verde, perle nere coltivate, murrine di vetro, cristalli, 
distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio


Bracciale con: agata viola, perle nere coltivate, avventurina, vetro, 
distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio


Bracciale con: agata viola, perle nere coltivate, cristalli, ametista, 
distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio


Bracciale con: ametista, perle nere coltivate, cristalli, vetro
distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio 


Bracciale con: calcite rosa, perle bianche coltivate, cristalli, vetri, 
perle nere di resina, distanziatori in metallo nichel free, catenina in acciaio 

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venerdì 1 maggio 2020

Parure di rame e perle bianche composta da collana e orecchini


Questa parure é un pezzo unico 
 realizzata a mano con 
filo di rame e perle bianche di fiume barocche ...






è ormai noto come la perla sia un simbolo lunare, legato all’acqua e alla donna. La perla, infatti, rappresenta il principio Yin: essa è il simbolo essenziale della femminilità creatrice. Il simbolismo sessuale della conchiglia comunica ginecologiche e funerarie che rendono le perle magiche e che collegano le stesse a tutte le culture che le hanno adoperate tutte le forze in cui è coinvolta. L’identificazione della perla con il feto le conferisce delle proprietà riproduttive ed ostetriche. Ed è proprio da questo triplo simbolismo, Luna-Acqua-Donna, che derivano le proprietà medicinali ... mentre il rame è un metallo rossastro, con una elevata conducibilità elettrica e termica (tra i metalli puri a temperatura ambiente, solo argento ha una conducibilità elettrica superiore). Il rame si può ben definire il più antico metallo utilizzato dall'uomo, basti vedere ad esempio gli artefatti di rame risalenti all'8700 aC ritrovati in scavi archeologici, associati alla dea Afrodite/Venere nella mitologia e nell'alchimia, a causa della sua bellezza brillante, il suo antico utilizzo nella produzione di specchi e la sua associazione con Cipro, che era sacro alla dea. Il simbolo elementare alchemico per il rame è anche il simbolo planetario di Venere, come tale, questo simbolo incarna le stesse caratteristiche come l'amore, l'equilibrio, la bellezza femminile e la creatività artistica ...

Conservazione delle perle : essendo un materiale organico sono da indossare con la giusta attenzione ... per la loro conservazione e' sempre meglio evitare che vengano in contatto con lacche profumi creme e cosmetici vari e agli agenti acidi anche di alcuni cibi come la frutta (soprattutto gli agrumi), l’aceto e l’alcool. e al sudore della pelle e quindi evitate di indossarle troppo nella giornate troppo calde e durante attivita' sportive ... 

Conservazione gioielli in rame : il rame per mantenerlo lucido bisogna trattarlo con cura quindi bisogna fare  attenzione che non venga in contatto con succo di limone o di altra sostanza acida specialmente se ci sono pietre o perle ... 

I gioielli vanno puliti con un panno dopo averli indossati ...


Potete trovare questa parure su

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MISS HOBBY 



GIANCLMANUFATTI